Mater strangosciàs è l’ultimo dei “Tre lai”, i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Tre lamenti funebri ispirati a tre straordinarie figure femminili: Cleopatra, Erodiade e La Madonna. Mater strangosciàs è una donna del popolo, umile, semplice, pura. La sua terra: la Valassina brianzola.
Piange la perdita del figlio. Si rivolge a Lui. Gli chiede perchè gli uomini debbano patire così tanta sofferenza. Gli domanda la ragione, il senso di quel “Sì” che lo ha portato al sacrificio più grande di tutti: la perdita della propria vita. Lo fa in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta ha reinventato mescolandola con il latino, lo spagnolo, il francese. Mater strangosciàs è l’ultima opera di Testori. E’ un addio. Una preghiera. Un testamento. Un lascito di speranza.
Alla fisarmonica Giulia Bertasi
Scene Maria Spazzi
Luci Pietro Paroletti
Produzione ATIR Teatro Ringhiera
In scena presso BAU@Barrio’s, Piazza Donne Partigiane, Milano
Ore 9:30 pm – 11:00 pm
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2 Responses
Impossibile raccontare le emozioni suscitate da quest’opera. Arianna Scommegna fa suo, onora e sublima il testo.
Impossibile raccontare le emozioni suscitate da quest’opera. Arianna Scommegna fa suo, onora e sublima il testo.