Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires, Milano, MI, Italia
Una città, in un gelido inverno di guerra è stretta nella morsa di un assedio. Un tempo ha avuto una rinomata università e una brillante vita culturale, ormai è semidistrutta dai bombardamenti. Un illustre professore di letteratura – «interpretato dal bravissimo Elio De Capitani, perfetto nei panni del suo cinico, colto e vile personaggio» – ospita il suo assistente e una giovane allieva, amante di quest’ultimo. Il freddo domina la scena, con la sua capacità di paralizzare, di annullare ogni desiderio e di alterare brutalmente le relazioni. È la ragazza, fragile sotto l’apparente spregiudicatezza, a proporre l’utilizzo della biblioteca del professore come combustibile.
All’inizio si tratta quasi di un gioco un po’ intellettuale, un complicato ‘distinguo’ tra buona e cattiva letteratura. Ma alla fine, giunti all’ultimo romanzo, non sono più le qualità letterarie ad avere importanza. E il libro rivela tutta la sua valenza simbolica. «E la domanda che il testo di Amélie Nothomb sollecita non è se in guerra la vita sia più importante della letteratura – rileva Magda Poli sul Corriere della Sera – bensì: l’uomo privato della ragione, dell’arte, del suo godere per una parola, un quadro, un tramonto, che uomo è?».
Traduzione Alessandro Grilli
Luci di Nando Frigerio
Assistente alla regia Alessandro Frigerio
Foto Luca Del Pia
Coproduzione Teatro dell’Elfo e La Corte Ospitale
Nuovo allestimento – Lo spettacolo ha debuttato al Festival Asti Teatro ’06 con Elena Russo Arman nel ruolo di Marina e Corrado Accordino nel ruolo di Daniel
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Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires, Milano, MI, Italia
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2 Responses
Lo stile di recitazione innaturale ed eccessivo, con urla e corse per il palco, non fa proprio per me.
Lo stile di recitazione innaturale ed eccessivo, con urla e corse per il palco, non fa proprio per me.